dementia (1955)

Dementia è una esperienza onirica ricca di riferimenti psicoanalitici, una viaggio nella mente di una protagonista perseguitata da una figura maschile vista costantemente in termini negativi, su tutte la figura del padre nella funzione di genitore e poliziotto che le dà la caccia. Il film è praticamente senza dialoghi, un noir con un taglio espressionista da film muto, rimarcato fra l'altro da una recitazione molto enfatica, tipica delle pellicole mute. MOlto belle le soluzioni visive di una buona fotografia e di un montaggio che rendono la pellicola straniante come un incubo e di un angoscia sempre più crescente. E' un film chiaramente sperimentale, assolutamente non di genere come potrebbe suggerire il titolo. Ho trovato fastidiosa la voce narrante, ma ho letto che fu aggiunta successivamente. Inoltre è stata oggetto di numerosi tagli che ne hanno ridotto la durata, a poco meno di un'ora.